domenica 13 settembre 2009

L'irrigazione a goccia


L'irrigazione a goccia o "irrigazione localizzata" è un metodo di irrigazione che somministra lentamente acqua alle piante, sia depositando l'acqua sulla superficie del terreno contigua alla pianta o direttamente alla zona della radice. Questo avviene attraverso un sistema a rete che comprende: valvole, condotte e vari tipi di microsprayer e/o gocciolatori. L'obiettivo è quello di minimizzare l'utilizzo dell'acqua. L'irrigazione a goccia può impiegare sia degli micro spruzzatori, con i quali si emettono dei getti di acqua sottili che bagnano una piccola area di suolo nelle vicinanze della pianta, o anche gocciolatori. L'irrigazione a goccia viene generalmente utilizzata nelle coltivazioni arboree ma si sta rapidamente diffondendo anche nelle colture ortive o industriali (pomodoro da industria). L'irrigazione a goccia superficiale utilizza, per distribuire l'acqua nella superficie di terreno accanto alle piante, delle ali gocciolanti, tubi nei quali sono inseriti microspray o gocciolatori, che possono essere rigide nel caso debbano durare più anni e pertanto destinate alle colture arboree, o flosce più comuni per le colture annuali. Un sistema molto avanzato d'irrigazione a goccia, ancora poco diffuso in Italia, prevede l'interramento delle ali gocciolanti in modo che i gocciolatori si possano trovare a diretto contatto con l'apparato radicale e nello stesso tempo evitare l'intralcio dei tubi, che altrimenti sarebbero posti superficialmente, alle operazioni colturali.

L'irrigazione a goccia si sta diffondendo molto velocemente sia nelle aree dove la risorsa idrica è limitata perché consente di risparmiare acqua, sia in altre zone per l'impiego di minore manodopera per le operazioni d'irrigazione e perché con essa è possibile conseguire migliori risultati produttivi.

Componenti e funzionamento

I principali componenti degli impianti d'irrigazione a goccia sono: una fonte irrigua (generalmente un pozzo o un canale), una pompa che permettere di spingere l'acqua dalla fonte fino alla coltura da irrigare; una condotta di adduzione che porta l'acqua dalla fonte al campo che deve essere irrigato; un gruppo di regolazione e filtraggio che serve ad aprire chiudere l'impianto e prevenire le occlusioni dei gocciolatori; un tubo di testata che scorre lungo la testata dei campi ed infine le ali gocciolanti, sulle quali sono inseriti i gocciolatori, che trasportano l'acqua nelle immediate vicinanze delle piante.

I sistemi di irrigazione a goccia possono essere azionati manualmente oppure da sistemi automatici che implicano un dosatore con valvole a controllo elettronico o idraulico.

I grossi impianti d'irrigazione a goccia impiegano opportune tipologie di filtro per prevenire l'intasamento dei gocciolatori. Attualmente esistono nuove tecnologie che minimizzano l'occlusione. Molti gocciolatori in commercio ad uso agricolo hanno al loro interno un micro sistema di filtraggio ma questo non esclude automaticamente la necessità di filtraggio dell'acqua con un apposito gruppo di filtraggio posto a monte del tubo di testata.

Alcuni sistemi residenziali vengono installati senza filtri addizionali dal momento che l'acqua potabile arriva già filtrata dagli impianti di trattamento dell'acqua. La necessità o meno di effettuare la filtrazione dell'acqua negli impianti a goccia comunque dipende dalla quantità e qualità di particelle sospese nell'acqua d'irrigazione. Tale parametro può essere conosciuto facendo eseguire specifiche analisi di laboratorio sull'acqua irrigua.

Per una descrizione dettagliata degli impianti d'irrigazione a goccia si può scaricare la seguente documentazione http://www.irri.it/docs/irrigazioneagoccia.pdf

Vantaggi

Se appropriatamente progettati, installati, e gestiti, i sistemi di irrigazione a goccia possono aiutare ad ottenere un buon risparmio dell'acqua riducendo l'evapotraspirazione ed il drenaggio in profondità dal momento che l'acqua può essere somministrata con maggiore precisione alle radici delle piante rispetto a pioggia o a scorrimento. Comunque vi è stato un certo numero di sistemi male disegnati e peggio gestiti che sono stati dei costosi e spesso colossali fallimenti. Tuttavia un impianto ben progettato e una tecnica irrigua adeguata in grado di massimizzare tutte le potenzialità dell'irrigazione a goccia è in grado di esplicare notevoli vantaggi:

  1. maggiore l'uniformità di distribuzione dell'acqua, contenendo gli sprechi,
  2. maggiore facilità operativa,
  3. migliore predisposizione all'automazione degli impianti
  4. possibilità di esplicare la massima potenzialità della distribuzione dei concimi nell'acqua d'irrigazione (fertirrigazione)
  5. risparmio energetico
  6. minore compattamento del terreno
  7. possibilità di veicolare alcuni particolari tipi di fitofarmaci nell'acqua irrigua evitando che questi vengono in contatto con le piante o si disperdano nell'aria.
  8. possibilità di applicare dosi piccole di acqua molto frequentemente andando in contro maggiormente alle esigenze delle piante.

In quelle regioni dove le forniture d'acqua sono fortemente limitate, possono non esservi risparmi consistenti, ma piuttosto un aumento della produzione a parità di utilizzo delle stesse quantità d'acqua. Comunque anche in questo caso si conseguirà un maggiore rendimento di utilizzazione dell'acqua (quintali di produzione agricola/metri cubi di acqua consumati) rispetto alla distribuzione a pioggia e ancor maggiore rispetto a quella per infiltrazione da solchi o a scorrimento.

In regioni molto aride oppure nei suoli sabbiosi, con l'irrigazione a goccia si possono distribuire dosi molto basse di acqua frequentemente, conseguendo dei buoni risparmi idrici.

L'irrigazione a goccia viene utilizzata da aziende agricole, vivai commerciali, e nei giardini delle residenze urbane.

I kit completi d'irrigazione commerciale per giardini domestici stanno diventando sempre più popolari ed economici e consistono spesso di un timer, un tubo dell'acqua e da vari tipi di emitter (in Italiano "gocciolatori").

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